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lunedì 11 novembre 2013

Paolini adescava i sedicenni in chat. 40 euro a rapporto, soldi per le ricariche"

 Il noto disturbatore televisivo Gabriele Paolini contattava i minori in chat sul web: è finito in carcere per le accuse di pedopornografia, sfruttamento e induzione alla prostituzione minorile.

 Il dato è emerso nel corso delle indagini dei carabinieri che hanno appunto scoperto come Paolini fosse solito contattare e poi adescare i ragazzini con cui poi aveva rapporti sessuali a pagamento in chat su Internet.

 Sono tanti i video che ritraggono Gabriele Paolini mentre consuma rapporti sessuali con ragazzini. I minorenni coinvolti, oltre ai tre identificati, potrebbero essere dunque molti di più. Sono in corso indagini dei carabinieri per identificare dunque gli altri ragazzini che appaiono nei video. 40 EURO A INCONTRO .



Pagava 40 euro per gli incontri con i minori che adescava in chat. Una cifra che però poteva aumentare in base alle prestazioni. È quanto emerge dalle indagini che hanno portato all'arresto del disturbatore tv Gabriele Paolini, arrestato ieri a Roma con le accuse di induzione alla prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico.
 
  Nei video, prodotti recentemente, venivano filmate le stesse proposte di offerta di denaro ai ragazzi. Nella cantina, dove venivano consumati anche rapporti completi, c'erano pile di libri e un telo in terra dove erano consumati i rapporti, che venivano filmati da una telecamera sistemata appositamente. Le due vittime italiane sono studenti di un liceo e di un istituto tecnico di Roma.
 
 FECE UNA CAMPAGNA CONTRO LA PEDOFILIA Nel 2012 Gabriele Paolini, il disturbatore tv arrestato ieri per induzione e sfruttamento della prostituzione minorile, aveva promosso tramite Facebook una raccolta di firme contro pedofili e stupratori. «Il motivo del raccogliere queste firme - scriveva - è per mettere fine alle crudeltà dei pedofili e degli stupratori.
 
 Avendo avuto anche io una brutta esperienza all'età di 15 anni, posso dirvi che queste persone che abusano di poveri bambini sono senza pietà e senza scrupolo ed è per questo che meritano la pena di morte. Quindi sì alla pena di morte per i pedofili e stupratori e sì alla felicità dei bambini».
  
 

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