I carburanti, le autostrade e le sigarette. Passando per la bolletta elettrica, i contributi previdenziali e i costi per i depositi bancari. Per finire ai caffè e alle merendine dei distributori automatici.
È una raffica di aumenti distribuiti a pioggia quella dalla quale gli italiani dovranno ripararsi nel 2014. Una grandinata che deriva, nella maggioranza dei casi, dalla necessità del governo di recuperare soldi per sistemare il bilancio.
Legge di Stabilità, decreto Salva-Roma, Milleproroghe, Authority: ecco le fonti di dolore per i portafogli già messi a dura prova dalla crisi. La novità delle ultime ore sono le tariffe energetiche. Dopo il calo dei mesi scorsi, la revisione trimestrale dell'Autorità per l'energia, per il periodo che va da gennaio a marzo, ha portato un aumento dello 0,7 per cento per la bolletta dell'elettricità (con un impatto di 4 euro all’anno per una famiglia media), mentre non ci saranno variazioni della spesa per il gas.
Piomba invece sui distributori automatici (presenti in diversi luoghi pubblici: uffici, ospedali e scuole) l’aumento dell’Iva che passa dal 4 al 10%. Secondo le previsioni di alcune associazioni di categoria, ci sarà un aumento di 5 centesimi sui prezzi delle bevande calde e di 10 su snack, bibite fredde e caffè. LE CIFRE Puntuale come ogni anno, dopo il via libera del Cipe, arrivano ritocchi dei pedaggi autostradali che potranno subire rialzi di entità variabile a seconda delle tratte.