Il nuovo Isee - l’indicatore della situazione economica - dovrà smascherare quanti approfittano dei servizi sociali non avendone alcuna necessità. Come nel caso di quella studentessa che aveva scritto di guadagnare 19mila euro l’anno, ma aveva il papà che andava in giro in Ferrari e possedeva case di lusso.
«Affronteremo questi scandali - assicura il premier Letta - insopportabili per un paese come il nostro che non può buttare via le risorse e deve destinare il welfare a chi ne ha bisogno, non a chi si frega i soldi degli altri».
Ma il nuovo “riccometro” punta a contrastare con più energia anche gli sprechi di risorse e i diritti astratti che non si tramutano in soluzioni concrete per chi ha effettivamente bisogno. «L’accesso ai servizi sociali - ribadisce Letta - deve andare alle persone che ne hanno effettivamente diritto e bisogno. Dobbiamo creare un meccanismo di trasparenza e di verità».
Nel nuovo Isee peseranno di più la casa e il patrimonio, considerando il valore degli immobili rivalutato ai fini Imu (invece che Ici), e sarà ridotta la franchigia sulla componente mobiliare. Alle famiglie con tre o più figli si riconosce un incremento delle franchigie per ogni figlio successivo al secondo (500 euro per la deduzione dell'affitto, 2.500 euro per la deduzione sulla prima casa, 1.000 euro per il patrimonio mobiliare). Si garantisce poi un abbattimento diretto del reddito della famiglia in cui è presente una persona con disabilità, in funzione del grado della stessa.
L’altra novità di rilievo riguarda le limitazioni imposte all’autocertificazione. Solo una parte dei dati sarà autocertificata, mentre le informazioni fiscali più importanti come il reddito complessivo e quelli relativi alle prestazioni ricevute dall’Inps saranno compilati direttamente dalla pubblica amministrazione. «Molte delle voci che oggi sono parte di autodichiarazioni - ha spiega il ministro del Lavoro Enrico Giovannini - verranno compilate automaticamente dall'Inps in base alle banche dati, in modo che nessuno si possa dimenticare di indicare i valori corretti».
Intanto la maggioranza punta a incrementare il cuneo fiscale, aumentando le risorse per il taglio delle tasse e istituendo un Fondo alimentato dalle risorse della spending review e della lotta all'evasione fiscale. La novità è emersa alla Camera, dove la commissione Bilancio ha iniziato l'esame della legge di Stabilità. Infine, il ministro dell’Economia Saccomanni, in un’intervista al Wall Street Journal, si dice ottimista sulle riforme economiche: «L’uscita di Silvio Berlusconi dal Parlamento - spiega - dovrebbe renderle più facili».

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