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sabato 1 marzo 2014

Giovane donna disabile segregata in casa dalla mamma: liberata dalla polizia dopo 8 anni video

Una giovane donna di 36 anni è stata liberata dalla Polizia dopo essere rimastaa segregata dalla madre per almeno 8 anni in un appartamento in via Caldieri nel quartiere Vomero a Napoli.

  GIOVANE DISABILE MALNUTRITA Secondo le prime informazioni la giovane ha 36 anni ed è una disabile mentale. La donna di 36 anni, C.G., trovata in un'abitazione di Napoli dagli agenti in evidente stato di malnutrizione e deficit psico-fisico, è stata portata in ospedale per le cure del caso.

 La madre, R.S., di 69 anni, è stata arrestata dagli agenti del commissariato Arenella con l'accusa di sequestro di persona aggravato e continuato, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia.

«La vicenda che colpisce è che in zona-bene come il Vomero accadano simili tragedie, peraltro già un mese fa nello stesso quartiere fu trovata un'anziana morta dopo un mese.

C'è una grande solitudine che contribuisce a determinare vicende drammatiche e tristissime come questa». È quanto dice all'ANSA Antonio Mattone, portavoce napoletano della Comunità di Sant'Egidio, commentando la vicenda della donna di 36 anni segregata dalla madre per otto anni e liberata oggi dalla polizia.
«Il fatto che una mamma tratti così una figlia - aggiunge - vuol dire che il tasso di umanità è sceso ai livelli minimi...». «Il Vomero era il quartiere borghese, nel senso più nobile della parola, dove tutti si conoscevano, parlavano, intrecciavano relazioni - aggiunge Mattone - Il fatto che dopo tanti anni si sia scoperta questa grave storia dà la cifra di quanto sia diventata grande la solitudine delle persone in un quartiere-simbolo della città, così vivo, pieno di relazioni almeno apparentemente.

 La vicenda deve interrogare tutti i napoletani nel fare attenzione alle persone che vivono accanto a loro. Napoli è stata sempre una città di convivenza, di incontro e, quindi, non deve perdere questa sua caratteristica».

 «Facciamo attenzione a chi vive accanto a noi, mostriamo più solidarietà verso i più deboli - insiste l'esponente della Comunità di Sant'Egidio - le persone in difficoltà oggi sono tante e con la crisi aumentano a vista d'occhio e non sono solo quelle che vediamo abbandonate per strada».



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