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mercoledì 22 gennaio 2014

Le parole di Riina su Berlusconi e la Minetti: "Governo di cornuti. Nicole sapeva le lingue..."

Berlusconi e la figlia Barbara, Nicole Minetti, Ruby, il governo e la candidatura di Martelli nel 1987.

Sono questi gli argomenti delle conversazioni tra Totò Riina e il suo vicino di cella Alberto Lorusso, boss della mafia pugliese.

 Le intercettazioni captate dalle cimici della Dia, sono state depositate agli atti del processo per la trattativa. Riina e Lorusso, il 18 settembre, si chiedono se Berlusconi, ancora leader del Pdl e alleato di Letta, voglia fare cadere l'esecutivo. «Stasera c'è la votazione - dice Lorusso - Il Governo lui non lo farà cadere, non gli conviene fare cadere il Governo»: E Riina: «No, no. Cornuti sono chi sale al Governo.

 Lo sai com'è». A questo punto Lorusso parla della possibile candidatura di Berlusconi in Lettonia: «Forse si candida là». E Riina: «Va là a 'cafuddare'». Gli inquirenti hanno tradotto questo termine «nel senso di fare sesso». È Lorusso a spiegare che «Berlusconi è conosciuto dappertutto, sono vent'anni che tutte le televisioni parlano di lui. In tutto il mondo parlano di lui».

 Poi i due citano anche Nicole Minetti, l'ex consigliera regionale lombarda: «L'ha fatta assessore a 12.000 euro al mese, perchè faceva l'assessore? Perché sapeva parlare la lingua inglese». E Riina ride. Fino a parlare anche di Mubarak e di Ruby Rubacuori, definita «nipote di Mubarak». «Che figlio di ... - dice Riina - le vede che figlio...». E continua a ridere. "MARTELLI CANDIDATO, CONTATTAMMO PERSONE" «Quando fu il fatto... che (Martelli) si è venuto a portare (candidare ndr) a Palermo, noi altri all'Ucciardone contattammo delle persone ... perciò quando si è portato a Palermo abbiamo detto noi altri... minchia!». La candidatura di Claudio Martelli con il Psi nel 1987 è tra gli argomenti affrontati dal boss mafioso Totò Riina con il suo vicino di cella, il boss pugliese Alberto Lorusso.

 Sono stati diversi i pentiti, tra cui Francesco Onorato, ad avere raccontato che Martelli avrebbe ricevuto i voti della mafia. Una circostanza che l'ex ministro della Giustizia ha sempre smentito. « "ANDREOTTI ERA UNA PERSONA SERIA" Andreotti, quella è stato una persona seria, a livello mondiale.

 Figlio di put..., che persona seria, eh? Chiesa e casa, casa e chiesa. Questo qua era un burattinaio, che cavolo di burattinaio...«. Così il boss mafioso Totò Riina e il boss Alberto Lorusso, durante l'ora della socialità parlavano nel cortile del carcere Opera di Milano. Era il 31 ottobre del 2013.

 Le intercettazioni sono state depositate dai pm agli atti del processo per la trattativa tra Stato e mafia. "BARBARA COME IL PADRE, HA ROVINATO PATO" «Min... Barbarella, Barbaretta, sta Barbarella è potentosa come suo padre, perchè si è messa sotto quello lì... Lui era un potente giocatore e non ha potuto giocare più, lui dice che vuole venire di nuovo».

 Il boss Totò Riina, durante la sua loquace ora d'aria al carcere Opera di Milano, parla anche di calcio e della love story tra la figlia di Silvio Berlusconi e il giocatore del Milan Pato. Come dimostrano le intercettazioni ambientali depositate al processo per la trattativa, Riina parla di Barbara Berlusconi con il suo vicino di cella Alberto Lo Russo.
  

 

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