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lunedì 20 gennaio 2014

SALUTE/Gli italiani bevono poca acqua, a rischio soprattutto i giovani

Una corretta idratazione è fondamentale per garantire il giusto svolgimento delle funzioni dell’organismo.

 Purtroppo, in media gli italiani assumono poco più del 50% della quantità di liquidi indicata dai medici: 1.115 ml contro i due litri consigliati.

Perché si dissetano soltanto quando hanno sete. Le conseguenze si avvertono a tutte le età, ma a rischio sono soprattutto i più giovani: bere in modo insufficiente prima di sedersi sui banchi riduce notevolmente le performance cognitive e la capacità di apprendimento.

 Sono da sfatare invece le credenze sull’assunzione eccessiva degli zuccheri (saccarosio, fruttosio e lattosio), inferiore rispetto alla media europea. È quanto emerge dai dati dell’indagine LIZ, raccolti per la prima volta in Italia su oltre 2.000 persone dai medici di famiglia della SIMG (Società di Medicina Generale), in collaborazione con Nutrition Foundation of Italy (NFI).

 Una serie di indicazioni reali e aggiornate sullo state di salute e sulle abitudini dei nostri concittadini, elaborate per intraprendere e proporre poi alle Istituzioni azioni mirate di prevenzione.

 Per presentare in modo completo i dati, le conseguenze sul benessere di comportamenti scorretti e illustrare strategie e progetti che la SIMG intende avviare per tutelare sempre più la salute degli italiani, grazie anche ad attività che impattano poco sulle tasche dei cittadini, giovedì 23 gennaio 2014 (ore 11.30) si terrà un media tutorial dedicato alla stampa laica, presso il Circolo della Stampa (Milano, Corso Venezia 48).

Interverranno il dott. Claudio Cricelli,Presidente SIMG, il dott. Ovidio Brignoli, Vicepresidente SIMG e il dott. Andrea Poli, Presidente NFI.

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