«Nel 2010, quando scoppiò lo scandalo che coinvolse Silvio Berlusconi, Ruby era maggiorenne».
Le dichiarazioni di Mohamed Mobdii, ministro della funzione pubblica del Marocco, potrebbero essere una testimonianza fondamentale a favore del Cav.
È quanto si legge sul sito arabo on line Akhbarona, che ha ripreso in parte un'intervista a Mobdii, all'epoca dei fatti parlamentare della circoscrizione di Al Fakih Bensalih. «Il ministro Mubii conferma l'innocenza di Berlusconi nel caso di Ruby.
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lunedì 27 gennaio 2014
"Nel 2010 Ruby era maggiorenne". Il ministro marocchino 'scagiona' il Cav
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mercoledì 15 gennaio 2014
Ruby, Nicole Minetti vuole l'assoluzione. "Non ero l'intermediaria con le Olgettine"
I soldi presi dalle ragazze per le serate ad Arcore sono «regalie» e «per trasformarle in corrispettivo per attività sessuali mai avvenute (...) occorre compiere voli pindarici senza paracadute».
Lo scrivono i difensori di Nicole Minetti nel ricorso contro la sentenza con cui lo scorso luglio l'ex consigliere regionale della Lombardia è stata condannata dal Tribunale a cinque anni di carcere per il caso Ruby
. Gli avvocati Paolo Righi e Pasquale Pantano, nel chiedere ai giudici di secondo grado di assolvere o altrimenti di ridurre la pena per la soubrette ritenuta responsabile dal Tribunale di favoreggiamento della prostituzione delle ragazze ospiti alle feste a casa di Silvio Berlusconi, hanno sottolineato che «non vi è prova di alcun rapporto a carattere prostitutivo nè tanto meno che le indicate liberalità siano state il corrispettivo di una prestazione sessuale anch'essa mai provata».
I due legali hanno ribadito che i compensi, circa due mila euro, presi per le serate ad Arcore «nella maggior parte dei casi» dalle ragazze sono state «libere dazioni indipendenti ed autonome da una pretesa attività sessuale».
Lo scrivono i difensori di Nicole Minetti nel ricorso contro la sentenza con cui lo scorso luglio l'ex consigliere regionale della Lombardia è stata condannata dal Tribunale a cinque anni di carcere per il caso Ruby
. Gli avvocati Paolo Righi e Pasquale Pantano, nel chiedere ai giudici di secondo grado di assolvere o altrimenti di ridurre la pena per la soubrette ritenuta responsabile dal Tribunale di favoreggiamento della prostituzione delle ragazze ospiti alle feste a casa di Silvio Berlusconi, hanno sottolineato che «non vi è prova di alcun rapporto a carattere prostitutivo nè tanto meno che le indicate liberalità siano state il corrispettivo di una prestazione sessuale anch'essa mai provata».
I due legali hanno ribadito che i compensi, circa due mila euro, presi per le serate ad Arcore «nella maggior parte dei casi» dalle ragazze sono state «libere dazioni indipendenti ed autonome da una pretesa attività sessuale».
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martedì 14 gennaio 2014
Ruby, Lele Mora in appello: "Ad Arcore immoralità e squallore, ma non reati
Nuovi aggiornamenti sul caso Ruby, nel quale Lele Mora è stato condannato a 7 anni, per induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile.
Le serate nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi potevano «presentare numerosi aspetti di immoralità e squallore» ma erano solo «la base e l'occasione di tutta una fase di conoscenza reciproca e di creazione di vincoli di simpatia o empatia fra le parti in gioco».
È un passaggio dell'atto, firmato dagli avvocati Maris e Avanzi, con cui Lele Mora chiede ai giudici d'appello di assolverlo. I legali dell'ex talent scout dei vip, gli avvocati Gianluca Maris e Nicola Avanzi, nell'atto di impugnazione di 39 pagine depositato ieri nella cancelleria della Corte d'Appello di Milano (ieri ha presentato appello anche Emilio Fede, condannato a 7 anni) chiedono in prima battuta ai giudici di «dichiarare la propria incompetenza ed ordinare la trasmissione degli atti al giudice di primo grado competente, individuato nel Tribunale di Monza».
Le serate nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi potevano «presentare numerosi aspetti di immoralità e squallore» ma erano solo «la base e l'occasione di tutta una fase di conoscenza reciproca e di creazione di vincoli di simpatia o empatia fra le parti in gioco».
È un passaggio dell'atto, firmato dagli avvocati Maris e Avanzi, con cui Lele Mora chiede ai giudici d'appello di assolverlo. I legali dell'ex talent scout dei vip, gli avvocati Gianluca Maris e Nicola Avanzi, nell'atto di impugnazione di 39 pagine depositato ieri nella cancelleria della Corte d'Appello di Milano (ieri ha presentato appello anche Emilio Fede, condannato a 7 anni) chiedono in prima battuta ai giudici di «dichiarare la propria incompetenza ed ordinare la trasmissione degli atti al giudice di primo grado competente, individuato nel Tribunale di Monza».
mercoledì 27 novembre 2013
Belen Rodriguez, nuovo look rosso dopo la "lite" con Ruby Rubacuori
Un nuovo look per Belen Rodriguez. La showgirl argentina ha evidentemente deciso di dare una svolta alla sua immagine e ha postato sulla sua pagina Facebook un'immagine che la vede immortalata con un nuovo taglio di capelli, che sembrano diventati rossi.
Ultimamente Belen è stata tirata in ballo in uno dei processi in cui è coinvolto l'ex Premier Silvio Berlusconi da Ruby Rubacuori, che la voleva coinvolta nelle presunte serate ad Arcore.
Veloce la smentita della Rodriguez che ha assicurato di non aver mai preso parte alle feste: “In relazione alle notizie pubblicate in queste ore su alcuni siti tratte da dichiarazioni che sarebbero state rilasciate da Ruby circa la partecipazione di Belen Rodriguez a festini o "cene eleganti" la signora Belen Rodriguez intende precisare e ribadire quanto già dichiarato, a suo tempo, avanti al magistrato.
Non ha mai preso parte a tali festini o cene e si riserva di adire la magistratura contro chiunque diffonda tali false notizie. La signora Rodriguez precisa di aver già conferito mandato al suo legale di agire contro coloro che hanno diffuso tali notizie”.
Ultimamente Belen è stata tirata in ballo in uno dei processi in cui è coinvolto l'ex Premier Silvio Berlusconi da Ruby Rubacuori, che la voleva coinvolta nelle presunte serate ad Arcore.
Veloce la smentita della Rodriguez che ha assicurato di non aver mai preso parte alle feste: “In relazione alle notizie pubblicate in queste ore su alcuni siti tratte da dichiarazioni che sarebbero state rilasciate da Ruby circa la partecipazione di Belen Rodriguez a festini o "cene eleganti" la signora Belen Rodriguez intende precisare e ribadire quanto già dichiarato, a suo tempo, avanti al magistrato.
Non ha mai preso parte a tali festini o cene e si riserva di adire la magistratura contro chiunque diffonda tali false notizie. La signora Rodriguez precisa di aver già conferito mandato al suo legale di agire contro coloro che hanno diffuso tali notizie”.
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